Cartapesta Leccese
La cartapesta si lavorava già nel rinascimento, ed ebbe il suo
massimo splendore, nell’età del barocco.
Le opere che si realizzavano erano statue sacre o da presepe.
Molti dei capolavori migliori risalgono al XVII e XVIII secolo, e si possono
ammirare nelle chiese della zona, dove le statue sono fatte in legno
rivestito di cartapesta o interamente in cartapesta.
L’arte del sacro in cartapesta, nasce più come impegno religioso,
visto il fiorire di numerosissime chiese
costruite nel Salento in quegli anni.
La tecnica di lavorazione, è rimasta immutata attraverso i secoli.
Per tradizione, i maestri, continuano ad usare
materiali poveri.
L’artigiano prepara la colla con un umile impasto d’acqua e farina,
la stende sulla carta e ne ricopre la struttura formata da semplice filo
di ferro e paglia, le mani i piedi e il volto fatti di terracotta, le finiture e i vestiti,
tutte in carta.
Il manufatto viene messo in forno e ne esce irrobustito, poi viene ritoccato
con dei ferri arroventati, per perfezionarne le forme, alle volte si fa una vera
e propria stiratura, per modellare le pieghe, ora è pronto per essere colorato
e dipinto dalle abili mani del suo creatore.
L’arte della cartapesta leccese è profondamente viva e radicata nella nostra
stessa cultura.
Ormai conosciuta nel mondo, come prodotto fine e artisticamente perfetto
è commercializzato ed esportato per arricchire l’arredamento
personalizzandolo con oggetti di vera Arte.